lunedì 30 marzo 2020


MUOVERE NEGLI SPOT PUBBLICITARI


#step5

Ho scelto questo spot della Asics per rappresentare “muovere” sia come azione, rappresentata durante lo svolgimento dello spot, e come verbo, che compare nello slogan al termine dello spot.


venerdì 27 marzo 2020


MUOVERE NELLA MITOLOGIA

#step4

La presenza del verbo “muovere” nella mitologia, si riscontra nel mito di Sisifo.

Nella mitologia greca, Sisifo era il figlio di Eolo e di Efira, e, per la sua malizia, sarebbe stato condannato nell’Ade a sospingere eternamente su per un pendio un macigno che, giunto presso la vetta, rotola ogni volta al basso.

Mentre Sisifo cercava di risolvere il problema della scarsità dell'acqua a Corinto, si ritrovò nei pressi della rocca, dove vide Zeus con una bella ninfa di nome Egina chi era figlia del dio fluviale Asopo rapita dallo stesso Zeus. Il Dio Asopo si presentò allora a Sisifo nelle sembianze di un vecchio e gli chiese notizie di sua figlia. Sisifo disse di averla vista, senza però rivelare subito chi l'aveva rapita, preferendo chiedere una fonte d'acqua per la sua città in cambio dell'informazione. Asopo promise che gli avrebbe dato la fonte e Sisifo, mantenendo il patto, rivelò che la ninfa era stata rapita da Zeus. Soddisfatto, Asopo fece dono al re della sorgente perenne detta Pirene.
Quando Zeus venne a sapere ciò che Sisifo aveva fatto, chiese a suo fratello Ade di mandare Thanatos per catturarlo e rinchiuderlo nel Tartaro. Quando Thanatos giunse a casa di Sisifo, questi lo fece ubriacare e lo legò con delle catene. Con Thanatos incatenato, la morte scomparve dal mondo e quando il dio Ares si accorse che durante le battaglie non moriva più nessuno e che quindi le battaglie stesse non avevano più senso, si mosse per prendere Sisifo e, liberato Thanatos, lo condussero nel Tartaro.
Tuttavia, Sisifo aveva imposto alla moglie Merope di non seppellire il suo corpo, per cui egli protestò con gli dei e Persefone decise di farlo ritornare sulla terra per tre giorni, per imporre alla moglie i riti funebri.
Sisifo tornò nel mondo dei vivi, ma non obbligò la moglie a seppellirlo, così gli dei inviarono Hermes che lo catturò e lo riportò negli Inferi.

IL MITO DI SISIFO NELLE OPERE LETTERARIE

Omero, nell’Iliade, lo ricorda come padre di Glauco e avo di Bellerofonte, e dice che fu il più astuto fra gli uomini:
            
          “Qui visse Sisifo, che era il più astuto degli uomini,
Sisifo, figlio d’Eolo, e un figlio generò Glauco;
e Glauco generò Bellerofonte perfetto.”

(Omero, Iliade, Libro VI, versi 153-155)

Sempre Omero, nell’Odissea, racconta la pena che è stata impartita a Sisifo negli Inferi:
            
          "Sisifo, altrove smisurato sasso
          Tra l’una e l’altra man portava, e doglia
          Pungealo inenarrabile. Costui
          La gran pietra alla cima alta d’un monte,
Urtando con le man, coi piè pontando,
Spingea: ma giunto in sul ciglion non era,
Che risospinta da un poter supremo
Rotolavasi rapida per chino
Sino alla valle la pesante massa.
Ei nuovamente di tutta sua forza
Su la cacciava: dalle membra a gronde
Il sudore colavagli, e perenne
Dal capo gli salia di polve un nembo."

(Omero, Odissea, Libro XI, versi 746-758)

Gli autori posteriori raccontano di lui episodi di scaltrezza in danno degli stessi dei. 

Il suo mito, oltre che offrire materia ai pittori vascolari, ispirò a Eschilo e a Euripide i drammi satireschi, rispettivamente intitolati Sisifo fuggiasco e Sisifo.

Passò nella letteratura Latina, in Ovidio, in Orazio e anche in Lucrezio, che nella pena infernale di Sisifo vede un’allegoria dell'inutile sforzo della volontà umana.




Fonti:

Enciclopedia Motta (Edizione 1996, Libro XVI)

Wikipedia

Wikisource, Odissea Libro XI


martedì 24 marzo 2020

MUOVERE IN UN'IMMAGINE

#step3

Dovendo associare il mio verbo “muovere” a un’immagine che possa rappresentarlo a pieno, scelgo l’opera: “Forme uniche della continuità nello spazio”, di Umberto Boccioni.

Questa statua fu realizzata nel 1913, è considerata un manifesto del Futurismo e rappresenta simbolicamente il movimento e la fluidità.


L’opera originale di Boccioni è in gesso ed è raffigurata sul retro delle monete da 20 centesimi di euro coniate in Italia.


lunedì 23 marzo 2020


RACCONTARE UNA STORIA


#step2

Vorrei condividere oggi una storia che aiuta a riflettere sulla necessità della padronanza del movimento.

Al fine di ottenere un movimento efficace per lo scopo che si vuole raggiungere, è indispensabile avere a monte un elemento coordinante che regoli le varie parti interessate all'azione.

Questo accade sia per le forme di vita più semplici, sia per quelle più complesse, che sono anche state una costante fonte di ispirazione per la realizzazione di sofisticati macchinari e prodotti tecnologi.

Il “controllo del movimento” è fondamentale per prevenire le gravi e a volte fatali conseguenze di un “movimento senza controllo”.


La testa e la coda del serpente


Un giorno la coda del serpente attaccò lite con la testa: si doveva stabilire quale delle due dovesse muovere per prima. La testa diceva: “Tu non puoi muoverti per prima; non hai occhi e non hai orecchi!”. La coda rispondeva: “In compenso però, io ho la forza. Sono io che ti faccio muovere. Se per capriccio mi arrotolo ad un albero, tu non ti puoi muovere più.” Propose la testa: “Allora, separiamoci.” La coda si staccò dalla testa e incominciò a muovere da sola. Ma poco dopo non vide un crepaccio e vi precipitò dentro.


domenica 22 marzo 2020


ORIGINI E STORIA DEL VERBO MUOVERE

#step1bis

Presentiamo oggi un viaggio alla scoperta dell’etimologia del verbo muovere nelle principali lingue europee.

INGLESE

“to move”

Nella lingua inglese il verbo “to move” deriva dal latino “movere”, dall’anglo-francese “mover” e dal francese antico “movoir”.

·       Uno dei primi significati concreti assunti da muovere risale alla fine del 1200 ed è quello intransitivo di "change one’s place or posture”, “move the body”.
·       Dal 1300 muovere assume anche il significato di andare (da un posto a un altro): “travel”, “change position continously or occasionally”.
·       Soltanto a partire dalla fine del 1300 il verbo muovere assume il suo significato transitivo di “impart motion to”, “cause to change place or position”, “shift”, “dislodge”.
·       I significati astratti (emotivi, figurativi e non materiali) hanno origine tra il 1200 e il 1300 e provengono per lo più dal Middle English. Muovere assume il significato di "excite to action”, “influence”, “induce”, “incite”, “awaken senses or emotions”, “affect someone emotionally”.
·       All’inizio del 1400 troviamo i significati di “propose”, “bring forward”, “offer formally” e “submit”.
·       Verso la fine del 1400 si usa muovere anche per indicare il cambiamento della posizione di un pezzo in giochi come gli scacchi.
·       A partire dal 1707 muovere viene anche usato con il significato di “to change one’s place of residence”.
·       Risale al 1831 l’ordine degli agenti di polizia: “move on!”
·       Infine, il significato commerciale di “sell”, “cause to be sold” compare nel 1900.

FRANCESE

Diversamente dall’italiano e dall’inglese, nella lingua francese il verbo muovere trova corrispondenza in almeno tre forme verbali.

"déplacer"

Il verbo "déplacer" deriva da "place" con il prefisso "dé" e la desinenza "er". Significa spostare (un oggetto, un punto di vista), trasferire.

·       La prima apparizione di questo verbo risale al 1404 “les avoient desplacé” nelle note di “Le journal de Nicolas de Baye”con il significato di “changer de place” “cambiare di posto”.
·       Nel 1835 lo troviamo nel suo significato figurato di “déplacer le point de la question” “spostare il punto della questione” e nel 1863 con il nuovo concetto di “changer d'affectation quelqu'un” ovvero “cambiare l’incarico di qualcuno”.
·       Nel 1944-48 Albert Camus parla nella sua opera “Actuelles I” di persone spostate “personnes expatriées en temps de guerre ou pour raisons politiques” “persone espatriatre in tempo di guerra o per ragioni politiche”

"bouger" - "remuer"

Il verbo "bouger" deriva dal latino volgare bullicare, "bouillonner, boullir" "ribollire, bollire" e significa essere in ebollizione, nel senso figurativo di non restare fermo nello stesso posto, di muovere, essere in movimento continuo, come proprio nella tipica espressione di "bouillonner d'impatience", "bouillir d'impatience".
Significa muovere braccia o gambe, espressioni tipiche sono "bouger un muscle", "bouger les montagnes", "remuer ciel et terre".

·       Lo troviamo nel 1150 circa come bougier "se remuer" ovvero "muoversi, spostarsi".

"mouvoir"

Il verbo "mouvoir" deriva dal latino “movēre” “remuer, agiter, pousser, déterminer, émouvoir, provoquer” ovvero “mescolare, agitare, spingere, determinare, spostare, provocare”.
Ha un significato particolarmente legato al muovere di macchine o ingranaggi.
·       Come verbo transitivo lo troviamo all’inizio del XXII secolo con il significato di “mettre en mouvement” “mettere in movimento” e nel 1694 di “mettre en action, en fonctionnement (un mécanisme, une machine)” “mettere in azione, in funzionamento (un meccanismo, una macchina)”. 
·       Nel 1225-30 con il poeta Guillaume De Lorris, nel suo romanzo “Le Roman de La Rose”, “mouvoir” assume un’accezione nuova di “être animé, poussé (par quelque chose)” “essere animato, spinto (da qualcosa)”.
·       Come verbo intransitivo lo troviamo nel 1100 circa nella “Chanson de Roland” con il significato di “se mettre en marche, partir” “mettersi in marcia, partire” e poi agli inizi del XXII secolo nell’opera “St Brendan” come “bouger, se mettre en mouvement” “muovere, mettersi in movimento”.
·       Sempre agli inizi del XXII secolo nell’opera “St Brendan” lo troviamo anche come verbo riflessivo “se déplacer, bouger (d'une personne)” “spostarsi, muoversi (di una persona)”.

MUOVERE NELLA LETTERATURA

Il verbo muovere compare nella letteratura italiana, inglese e francese con diverse sfumature di significato.

ITALIANO

Dante Alighieri, La Divina Commedia - Paradiso XXXIII (1321 ca.)
"L’amor che move il sole e l’altre stelle"

Torquato Tasso, Dialoghi (1578)
"Democrito porta opinione che la terra piena d’acqua ricevendo la pioggia, da lei sia mossa"

Ludovico Ariosto, Orlando Furioso (1516)
"Senza muover bocca o batter ciglia o mutar piè, come una statua è immoto"

INGLESE

Oscar Wilde, The Picture of Dorian Gray (1890)
"Can you move it, covering and all, just as it is?"

James Joyce, The Dubliners (1914)
"His eyes moved to the chair over which she had thrown some of her clothes"

Samuel Beckett Waiting for Godot (1953)
"Don’t let him go! Don’t move!"

Nathaniel Hawthorne, The Scarlet Letter (1850)
"He, his wife, and their children had moved from Lenox, Massachusetts, to West Newton"

FRANCESE

Gustave Flaubert, Madame Bovary (1856)
"La foule, s’encombrant au même endroit sans en vouloir bouger"

Victor Hugo, Les Contemplations (1856)
          "Que la création est une grande roue qui ne peut se mouvoir sans ècraser quelqu’un"

Émile Zola, Germinal (1885)
"Ces messieurs n’aimaient guère déplacer les chevaux"

Fonti:
Utet Grandi Opere

Centre National de Ressources Textuelles et Lexicales

Online Etymology Dictionary


giovedì 19 marzo 2020


MUOVERE

Oggi vorrei focalizzarmi sul verbo che mi è stato assegnato e riflettere.

Quale significato diamo al verbo "muovere"?

Spesso il termine viene associato al sapersi mettere in moto, a spostarsi da un luogo a un altro con o senza l'ausilio di mezzi e con o senza persone al proprio fianco.
Ma sappiamo cogliere un significato spesso messo in secondo piano?
Il termine "muovere" non è legato solo al "mettersi in moto", ma indica anche, in senso più tecnico, il "mettere in moto" oggetti o idee.
In questo momento assai delicato per il nostro pianeta, ci rendiamo conto che la nostra capacità e la nostra voglia di essere in movimento sono messe a dura prova.
A maggior ragione, siamo allora chiamati a non limitarci a pensare alla nostra impossibilità di mettersi in moto, ma a riscoprire il senso di mettere in moto oggetti o idee.

mercoledì 18 marzo 2020


ETIMOLOGIA

#step1



                                     
Fonte: Vocabolario etimologico della lingua italiana



DEFINIZIONE

#step1

Muòvere (muò-ve-re) v.tr. 1. porre in moto; mettere in movimento; spostare; trascinare: "Muovere la testa" 2. Dare l'avvio a un'azione ostile; rivolgere; formulare: "Muovere una guerra, un'accusa" 3. suscitare un sentimento; indurre a un'azione; incitare; eccitare: "Muovere a compassione, muovere il riso" v.intr. Procedere; partire; avviarsi: "Muovere incontro a qualcuno" (fig.) cominciare; derivare: "Un ragionamento che muove da premesse sbagliate"

Fonte: Dizionario Garzanti