ORIGINI E STORIA DEL VERBO MUOVERE
#step1bis
Presentiamo oggi un viaggio alla scoperta dell’etimologia del verbo muovere
nelle principali lingue europee.
INGLESE
“to move”
Nella lingua inglese il verbo “to move” deriva dal latino “movere”,
dall’anglo-francese “mover” e dal francese antico “movoir”.
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Uno dei primi significati concreti assunti da muovere
risale alla fine del 1200 ed è quello intransitivo di
"change one’s place or posture”, “move the body”.
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Dal 1300 muovere assume anche il
significato di andare (da un posto a un altro): “travel”, “change position
continously or occasionally”.
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Soltanto a partire dalla fine del 1300 il
verbo muovere assume il suo significato transitivo di “impart motion to”, “cause
to change place or position”, “shift”, “dislodge”.
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I significati astratti (emotivi, figurativi e non
materiali) hanno origine tra il 1200 e il 1300 e provengono
per lo più dal Middle English. Muovere assume il significato di "excite to
action”, “influence”, “induce”, “incite”, “awaken senses or emotions”, “affect
someone emotionally”.
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All’inizio del 1400 troviamo i
significati di “propose”, “bring forward”, “offer formally” e “submit”.
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Verso la fine del 1400 si usa muovere
anche per indicare il cambiamento della posizione di un pezzo in giochi come
gli scacchi.
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A partire dal 1707 muovere viene
anche usato con il significato di “to change one’s place of residence”.
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Risale al 1831 l’ordine degli agenti
di polizia: “move on!”
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Infine, il significato commerciale di “sell”, “cause
to be sold” compare nel 1900.
FRANCESE
Diversamente dall’italiano e dall’inglese, nella lingua francese il verbo
muovere trova corrispondenza in almeno tre forme verbali.
"déplacer"
Il verbo "déplacer" deriva da "place" con il prefisso
"dé" e la desinenza "er". Significa spostare (un oggetto,
un punto di vista), trasferire.
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La prima apparizione di questo verbo risale al 1404 “les
avoient desplacé” nelle note di “Le journal de Nicolas de Baye”con il
significato di “changer de place” “cambiare di posto”.
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Nel 1835 lo troviamo nel suo significato
figurato di “déplacer le point de la question” “spostare il punto della
questione” e nel 1863 con il nuovo concetto di “changer d'affectation
quelqu'un” ovvero “cambiare l’incarico di qualcuno”.
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Nel 1944-48 Albert Camus parla nella sua opera
“Actuelles I” di persone spostate “personnes expatriées en temps de guerre ou
pour raisons politiques” “persone espatriatre in tempo di guerra o per ragioni
politiche”
"bouger" - "remuer"
Il verbo "bouger" deriva dal latino volgare bullicare,
"bouillonner, boullir" "ribollire, bollire" e significa
essere in ebollizione, nel senso figurativo di non restare fermo nello stesso
posto, di muovere, essere in movimento continuo, come proprio nella tipica
espressione di "bouillonner d'impatience", "bouillir
d'impatience".
Significa muovere braccia o gambe, espressioni tipiche sono "bouger un
muscle", "bouger les montagnes", "remuer ciel et
terre".
·
Lo troviamo nel 1150 circa come bougier
"se remuer" ovvero "muoversi, spostarsi".
"mouvoir"
Il verbo "mouvoir" deriva dal latino “movēre” “remuer,
agiter, pousser, déterminer, émouvoir, provoquer” ovvero “mescolare, agitare,
spingere, determinare, spostare, provocare”.
Ha un significato particolarmente legato al muovere di
macchine o ingranaggi.
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Come verbo transitivo lo troviamo all’inizio del XXII
secolo con il significato di “mettre en mouvement” “mettere in movimento” e nel
1694 di “mettre en action, en fonctionnement (un mécanisme, une machine)”
“mettere in azione, in funzionamento (un meccanismo, una macchina)”.
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Nel 1225-30 con il poeta Guillaume De Lorris, nel suo
romanzo “Le Roman de La Rose”, “mouvoir” assume un’accezione nuova di “être
animé, poussé (par quelque chose)” “essere animato, spinto (da qualcosa)”.
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Come verbo intransitivo lo troviamo nel 1100 circa
nella “Chanson de Roland” con il significato di “se mettre en marche, partir”
“mettersi in marcia, partire” e poi agli inizi del XXII secolo nell’opera “St
Brendan” come “bouger, se mettre en mouvement” “muovere, mettersi in
movimento”.
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Sempre agli inizi del XXII secolo nell’opera “St
Brendan” lo troviamo anche come verbo riflessivo “se déplacer, bouger (d'une
personne)” “spostarsi, muoversi (di una persona)”.
MUOVERE NELLA LETTERATURA
Il verbo muovere compare nella letteratura italiana,
inglese e francese con diverse sfumature di significato.
ITALIANO
Dante Alighieri, La Divina Commedia - Paradiso XXXIII (1321
ca.)
"L’amor che move il sole e
l’altre stelle"
Torquato Tasso, Dialoghi (1578)
"Democrito
porta opinione che la terra piena d’acqua ricevendo la pioggia, da lei sia mossa"
Ludovico Ariosto, Orlando Furioso (1516)
"Senza muover bocca o batter
ciglia o mutar piè, come una statua è immoto"
INGLESE
Oscar Wilde, The Picture of Dorian Gray (1890)
"Can you move it, covering and
all, just as it is?"
James Joyce, The Dubliners (1914)
"His eyes moved to
the chair over which she had thrown some of her clothes"
Samuel Beckett Waiting for Godot (1953)
"Don’t let him go!
Don’t move!"
Nathaniel Hawthorne, The Scarlet Letter (1850)
"He, his
wife, and their children had moved from Lenox, Massachusetts,
to West Newton"
FRANCESE
Gustave Flaubert, Madame Bovary (1856)
"La foule,
s’encombrant au même endroit sans en vouloir bouger"
Victor Hugo, Les Contemplations (1856)
"Que la création est une grande roue qui ne peut se mouvoir sans
ècraser quelqu’un"
Émile Zola, Germinal (1885)
"Ces messieurs n’aimaient guère déplacer les
chevaux"
Fonti:
Utet Grandi Opere
Centre National de Ressources Textuelles et Lexicales
Online Etymology Dictionary
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