RELAZIONE TRA MUOVERE E LA PANDEMIA COVID-19
#step11
Guardando al momento difficile che stiamo vivendo, penso che la pandemia Covid-19 rappresenti l’esatta negazione del mio verbo muovere.
Con la firma del Premier Conte sul Dpcm del 9 marzo 2020, (Link al testo del decreto: https://www.slideshare.net/Palazzo_Chigi/dpcm-9-marzo-2020) la maggior parte delle aziende, dei negozi e tutti i cittadini italiani si sono trovati costretti a cessare le proprie attività.
La vita quotidiana di tutti è cambiata adattandosi al decreto che impedisce tutti gli spostamenti non indispensabili. Il “movimento” è stato di fatto bloccato in tutte le sue sfaccettature: dai nostri spostamenti quotidiani per studio, per lavoro o per svago, ai movimenti delle macchine nelle catene di produzione delle fabbriche, fino ai trasporti su strada, via mare e via aerea.
Tuttavia, grazie alla tecnologia si sono creati dei “movimenti virtuali”, dei flussi di idee e comunicazione che hanno permesso di continuare a relazionarsi e a lavorare dalle proprie abitazioni.
Piazza Duomo a Milano prima e dopo la pandemia:
Mappa dello
smog nel Nord Italia che certifica il drastico calo degli spostamenti:
Stazione
centrale di Milano prima e dopo la pandemia:
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