mercoledì 27 maggio 2020


IL MATERIALE DEL MUOVERE

#step20

Pensando a un materiale che potesse essere associato al verbo/azione muovere, ho individuato la gomma che rimanda ad esempio ai nastri trasportatori, utilizzati per far muovere oggetti e componenti nelle catene di montaggio o per far scorrere le valigie negli aeroporti, ma anche agli pneumatici che sono alla base del movimento dei veicoli sul manto stradale e non solo.

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LA GOMMA

La gomma è un materiale caratterizzato dalla possibilità di essere allungando notevolmente e poter tornare rapidamente alla lunghezza di maiale quando cessa l'azione che mi aveva causato l'allungamento. La gomma è costituita da polimeri, tali macromolecole in condizioni di riposo sono ripiegate su loro stesse, mentre quando sottoposte a trazione sono capaci di estendersi, per poi riprendere la configurazione originaria al cessare della sollecitazione.

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Vi sono attualmente in commercio due diversi tipi di gomme: in quelle naturali e quelle sintetiche.

  • Le gomme naturali si ottengono coagulando il lattice ricavato da alcune piante tropicali tramite incisione del tronco della pianta. Hanno ottime caratteristiche meccaniche, ma scarsa resistenza agli agenti atmosferici, alla temperatura e a molti composti chimici.
  • Le gomme sintetiche vengono prodotte a partire da semplici idrocarburi generando tramite polimerizzazione lattici artificiali successivamente coagulati, sono attualmente disponibili molti elastomeri artificiali, aventi caratteristiche meccaniche e di resistenza chimica assai diversificate.

Le gomme sintetiche sono suddivise in 5 gruppi:

  • Gruppo M: polimeri che contengono catene polimeriche sature di polietilene.
  • Gruppo O: polimeri che contengono atomi di ossigeno.
  • Gruppo Q: polimeri che contengono atomi di ossigeno e silicio.
  • Gruppo R: polimeri che contengono carbonio insaturo.
  • Gruppo U: polimeri che contengono carbonio, ossigeno e azoto.

LAVORAZIONE DELLA GOMMA

Il ciclo di lavorazione che porta dal polimero al prodotto finale può essere suddiviso in quattro fasi:
  1. Lavorazione preparatoria del polimero, o masticazione
  2. Mescola
  3. Formatura
  4. Vulcanizzazione
La lavorazione o masticazione ha lo scopo di rendere l’elastomero molle e plastico, abbassandone il peso molecolare, così che sia più facile Incorporare gli additivi e le cariche. Si esegue in mescolatori chiusi a ruote dentate virgola in macchine a cilindri oh in estrusori punto la temperatura tende a innalzarsi e deve essere mantenuta attorno a 100- 120 °.

La mescola si esegue nella stessa macchina, aggiungendo nell’ordine e nelle quantità prestabilite i vari additivi quali cariche, rinforzanti, stabilizzanti, protettivi, antiossidanti, plastificanti.

La formatura si fa per calandratura per le lastre, estrusione per tubi e profilati, stampaggio a compressione o stampaggio a iniezione per pezzi di forma più complicata.

Infine la vulcanizzazione consiste in un trattamento a caldo della gomma miscelata con opportuni additivi quali zolfo, nero-fumo, cariche inerti e plastificanti. Durante questa operazione si ha la reticolazione della gomma, cioè si creano legami tra le catene molecolari che ne impediscono lo scorrimento reciproco, la gomma perde così la plasticità. Durante la vulcanizzazione il manufatto assume la forma definitiva punto a seconda del tipo di oggetto che si vuole ottenere, la vulcanizzazione si effettua in stampi chiusi o tra cilindri rotanti o in bagno di sali fusi dopo che il profilato e stato estruso. 

Fonti:
Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Gomma

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